Intervista a Federica Fiorani, autrice self.
Benvenuto sul Il Piccolo Doge Federica Fiorani. Parlaci un po' di te.
Buongiorno a tutti e grazie per l'invito. Mi chiamo Federica Fiorani, ho 41 anni e vivo in provincia di Biella con mio marito e i nostri due figli.
Il tuo libro “Morte nella camera della malata” è stato auto-pubblicato su Amazon, di cosa tratta, qual è la storia?
È un romanzo a sfondo giallo ambientato a New York. Qui la protagonista, Katherine Mitchell, dopo un lungo periodo di inattività lavorativa, ricomincia a lavorare ottenendo un posto presso il Metropolitan Museum. Ma il lavoro tanto atteso si trasforma presto in un incubo: assegnata alle stanze di una mostra temporanea dedicata al pittore norvegese Munch, l'autore del celebre “Grido”, rimane colpita ed angosciata dal quadro “Morte nella camera della malata” ed in particolare della figura di donna in primo piano e dal suo sguardo severo. Perché quel quadro la inquieta tanto fino a diventare un'ossessione e quale innominabile segreto si nasconde nel suo passato? Solo l'aiuto di un'amica d'infanzia ritrovata e il coraggio di affrontare i suoi demoni interiori la condurranno infine alla verità.
Cosa significa per un giovane autore poter auto-pubblicare le sue opere?
L'auto-pubblica
Come risponde il mondo dell'editoria?
Naturalmente il mondo dell'editoria è spaventato, in effetti l'esito ultimo dell'auto-pubbl
Cosa significa per te scrivere?
La scrittura è sempre stata una passione per me, insieme alla lettura. Sono dotata di una fervida fantasia e ho di continuo in mente numerose storie da raccontare, purtroppo non sempre ho il tempo e la costanza per tradurle in storie scritte.
Come insegnare ai più giovani la passione per la lettura?
Penso che sia importante cominciare ad avvicinare alla lettura già da bambini. Per quanto riguarda la mia esperienza di mamma, è stato molto naturale per me e mio marito trasmettere la passione per la lettura, che entrambi abbiamo, a nostro figlio maggiore che ora ha otto anni. Esistono moltissimi bei libretti in commercio adatti anche ai più piccoli, molto colorati e interattivi, è importante che possano maneggiarli, esplorarli. Inoltre abbiamo sempre ricavato del tempo per leggere insieme prima di andare a dormire, all'inizio leggevamo noi ad alta voce, poi quando ha cominciato la scuola è stato in grado di leggere da solo (anche se conserviamo l'abitudine di leggere talvolta insieme). Ora è diventato a sua volta un divoratore di libri. Nostro figlio più piccolo ha solo un anno e mezzo, spero che anche lui si appassioni alla lettura (per il momento eredita una bella biblioteca di libretti dal fratello maggiore!). Secondo me è fondamentale che la lettura venga vista come un piacere e non un dovere, per questo è importante appena possibile lasciar scegliere autonomamente i libri da leggere. Magari si può proporre un libro, ma non imporre, perché altrimenti scatta un meccanismo di rifiuto e si ottiene il contrario.
Progetti futuri? Altri libri in vista?
Come ho già detto, ho molte idee in testa, ma per il momento mi manca un po' il tempo. Una delle storie che sta cercando di venire alla luce riguarda una scrittrice alle prese con il “blocco dello scrittore” che riesce a superare in modo molto insolito e particolare.
Ah... Nel caso tu abbia incuriosito qualcuno e questo fosse pigro quanto la sottoscritta, precisamente, dove lo troviamo il tuo libro?
È in vendita su Amazon sia come e-book che in edizione cartacea; l'edizione cartacea (ed. Youcanprint) è disponibile anche nei principali store on line come per esempio Internetbooksho
Questa è la Pagina Facebook per avere altre informazioni o leggere qualche estratto.
Grazie per lo spazio dedicatomi e cari saluti a tutti i lettori.
Intervista pubblicata il 14 maggio 2013 sulla Pagina Facebook del Il Piccolo Doge
Intervista pubblicata il 14 maggio 2013 sulla Pagina Facebook del Il Piccolo Doge
Sylvia Baldessari
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