Intervista a Vera Q. autrice self.


- Benvenuto sul Il Piccolo Doge, Vera Q. Parlaci un po’ di te.
Ciao, Piccolo Doge, e molte grazie per aver pensato a me per questa intervista.
Mi chiamo Vera Q. e, come chissà quanti altri, da grande vorrei fare la scrittrice.
Sorvolo, chiaramente, sul dare una definizione precisa a quel – da grande – , tenendo sempre a mente Camilleri: ho ancora qualche speranza.
Scrivo sicuramente per passione canalizzando nelle parole impresse su word, i pensieri, i ricordi e quello che tutti, chi più chi meno, viviamo o subiamo ogni giorno. Già. Faccio parte di un’epoca obliqua dove il concetto di solidarietà, o che so, di fratellanza, ha perso ogni tipo di connotazione riconosciuta ed è proprio la realtà odierna, fin troppo spesso crudele, la “fantasia” dalla quale prendo spunto. Mi diverte creare situazioni estreme intrise di sarcasmo e commiserazione portando al limite i miei personaggi e, con essi, i lettori. Prediligo il genere nero che mi permette di mettere in luce i lati più oscuri dei protagonisti: una piccola torcia che illumina l’abisso.
Ho pubblicato due ebook ad oggi: La scatola di cioccolatini di Silvia… ( e di altre crudeltà) e, l’ultimo nato, 2017 A.D.
- Il tuo libro 2017 A.D. è stato autopubblicato su Amazon, di cosa tratta, qual è la storia?
“2017 A.D. è un romanzo ambientato in un futuro prossimo tutt’altro che roseo, dove quattro vicini di casa condividono ben più del solo pianerottolo.
Mister G., il Vecchio, la Bionda ed il Medico: questi i loro soprannomi.
In un mondo sottosopra e claustrofobico, nel quale ogni cosa non è ciò che sembra, un nomignolo non può che snellire la faticosa mansione quotidiana del mantenersi in vita. Impresa davvero complicata quando è il caos a regnare.
Un thriller psicologico, irriverente, a tinte scure, in cui ogni piccolo tassello ha il compito di sorreggere ed alimentare il Puzzle dell’Alienazione.”
Questa è la sinossi del mio ultimo ebook inserita su Amazon, e mi permetto di fare una piccolissima aggiunta: nel caso possa stuzzicarvi l’idea di leggerlo, siate cauti nel formulare tesi sul cosa potrebbe accadere nel capitolo successivo… Ah no, nessun altro indizio! Niente pappa pronta!
- Cosa significa per un giovane autore poter autopubblicare le sue opere?
È una soddisfazione immensa, una fatica paragonabile al parto. Nel mio caso, però, non si tratta di figli, ma di piccoli mostri. Adorabili piccoli mostriciattoli cupi, del resto “ogni scarrafone è bello a mamma soja.” La gioia di condividere con altri una parte di sé stessi, questo è pubblicare. E poco importa che sia un self made senza blasone editoriale, è comunque frutto di lavoro, ricerca e di amore per la scrittura.
- Come risponde il mondo dell’editoria?
In un alfabeto morse di stampo alieno, seguendo un codice incomprensibile.
Il self-publishing è una realtà corposa purtroppo ignorata. Ben pochi riescono ad emergere e pochissimi a raggiungere un vasto pubblico. Le case editrici sorvegliano dall’alto, e con troppa diffidenza, il mondo in fermento degli scrittori indipendenti senza attingere a piene mani. Voglio 
sperare che si tratti esclusivamente di un lento adattarsi dovuto all’evidente cambiamento dei tempi: ora c’è internet, tutti possono avere un loro spazio seppur risicato. Mi rifiuto di credere che l’editoria italiana sia in mano a figure cieche o sorde. Ci sono davvero parecchi autori self meritevoli, basterebbe dar loro una chance.
- Cosa significa per te scrivere?
Liberare la mente ed immergermi in un universo mutevole, dove la mia immaginazione plasma consorzi umani cangianti e di ogni tipo. Belli, brutti, buoni, cattivi a seconda del mio umore. C’è un vago delirio di onnipotenza in tutto questo, vero?
- Come insegnare ai più giovani la passione per la lettura?
Stimolando la loro inventiva.
E va fatto da subito iniziando con il leggere ai più piccoli le fiabe, per abituarli a far volare i pensieri tra cosmi fatati e magici dove soltanto il proprio intelletto fa da padrone: un conto è visualizzare nella propria mente un castello sorvegliato dal drago, tutt’altro ritrovarselo spiattellato e scodellato in un film. I piccoli hanno una capacità d’apprendimento straordinaria, sono spugne inarrestabili! Farli innamorare delle parole è il compito di ciascun genitore: ci sono moltissimi libri adatti ai bambini, studiati appositamente per trasformare la lettura in gioco. Capire, comprendere, documentarsi sono i passi fondamentali che rendono un individuo dotato di conoscenza. E solo se conosci puoi scegliere.
- Progetti futuri? Altri libri in vista?
Sono immersa nella stesura del mio terzo libro, e questa volta tenterò di descrivere una situazione senza dubbio paradossale. Certo, dovrò infilarci qualche morto e cattiverie varie ed eventuali, ma questo fa parte dell’essere la terribile Vera Q., diamine!


- Ah… Nel caso tu abbia incuriosito qualcuno e questo fosse pigro quanto la sottoscritta, precisamente, dove lo troviamo il tuo libro?
Qui, a questo link:
Per acquistare il mio libro (ebook) su amazon: 2017 A.D.
Per acquistare il mio libro (ebook) su amazon: La scatola di cioccolatini di Silvia... (e di altre crudeltà)


Questa intervista è stata pubblicata sulla pagina Facebook del Il Piccolo Doge (aprile 2013)

Sylvia Baldessari


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