I temi d'italiano sono ancora utili?

Foto di congerdesign da Pixabay I temi d'italiano sono ancora utili? Più croce che delizia, il foglio protocollo a righe, diviso rigorosamente in due colonne, era uno dei i momenti più tosti in classe. Titoli poco accattivanti e l'obbligo di dire la propria in un'età, l'adolescenza, dove tutto fa schifo ed è criticabile per default, rappresentavano, spesso, le due ore più complesse nei sei giorni a scuola (in quegli anni la settimana corta esisteva solo nei college americani delle serie tv). Al tempo detestavo chi, dopo un secondo dal via, si buttava a capofitto sul foglio vomitando fiumi di parole scritte. Poi c'erano quelli che assumevano un'espressione da santone sciamanico e restavano fermi a guardare il vuoto in attesa del Nirvana (spesso senza riuscirvi). Ultimi, ma non per importanza, erano quelli come me che muovevano nervosamente il piedino, roteavano la Bic per aria e guardavano fuori dalla finestra, chiedendosi perché fosse quel titolo e non un altro...