"QUANDO IL SOGNO INCONTRA LA PAROLA SCRITTA. IL POTERE EVOCATIVO DEL LIBRO" Convegno sulla lettura a Venezia.


L'ottava edizione di "Libro che gira, Libro che leggi" che si realizza a Venezia dal 4 aprile al 6 maggio 2014, quest'anno avrà come tema conduttore "Dalla carta al libro e dal libro alle app."  
Dalla locandina della manifestazione  :

Ascoltare una storia significa percorrere strade, entrare in mondi, attraversare universi. Percorrere la strada significa anche mettersi in cammino, iniziare un percorso di conoscenza di se stessi e degli altri, entrare in ambienti a volte sconosciuti e misteriosi a volte rassicuranti e gioiosi. Le storie si possono raccontare in molti modi e i formati dei libri sono ormai molti: dal libro cartaceo all’audiolibro, dall’e-book alla videostoria fino alla app. Si tratta di una iniziativa dedicata ai bambini e alle loro famiglie. Le molteplici attività e laboratori coinvolgono anche le scuole della città e le proposte hanno tutte come protagonista il libro e il mondo della lettura. 


All'interno del Festival ho avuto il piacere di seguire alcuni dei workshop rientranti nel percorso offerto dal convegno "QUANDO IL SOGNO INCONTRA LE PAROLE. IL POTERE EVOCATIVO DEL LIBRO" evento educativo-formativo rivolto ad insegnanti, educatori e genitori voluto ed organizzato dall'Ufficio Scolastico di Venezia.

 
 


I workshop sono stati proposti alla scuola elementare G. Leopardi di Mestre, il giorno dopo il convegno, tenutosi il 4 aprile, al Centro Culturale Candiani di Mestre:


Le figure dei libri con Silvia Volonnino




 La lettura ad alta voce con Sabina Italiano (Ass. BarchettaBlu Venezia)




 Il segno: scrivere che passione con Anna Girardi

 


Ma prima di iniziare, c'è stata una piccola presentazione nella quale diversi insegnanti di scuola d'infanzia, primaria e secondaria hanno condiviso le loro esperienze nel trasmettere l'amore per la lettura:


Esperienza insegnanti della scuola d'infanzia 8 Marzo, Mestre.
Il loro percorso è iniziato con il p
restito dei libri: borsetta personalizzata dal bimbo, scelta dei libri in biblioteca della scuola, prestito di una settimana.
Il bambino legge assieme ai genitori e si responsabilizza perché deve riconsegnare il libro, che sarà nuovamente condiviso con altri.

Da qua nasce "La settimana della lettura": numerosi eventi a scuola, nei quali il libro è il protagonista assoluto.

Tutto ciò, però, pareva non bastare. Per coinvolgere maggiormente i genitori, allora, si organizza una mostra interattiva, da un libro sonoro di Arianna Sedioli "In viaggio con Teo". Da qui si proporrà la costruzione di un libro da parte dei bambini.


IL LIBRO pane quotidiano nella scuola d'infanzia, le buone pratiche:

Lettura 3-6 anni:
- sviluppo delle capacità d'attenzione

- scoperta e scambio con i coetanei di informazioni e reciproco ascolto

- ricerca di informazioni attraverso immagini e parole



Istituto comprensivo Aldo Moro, un insegnante di lettere condivide la sua esperienza: Educazione interculturale attraverso le immagini del libro "Piccolo Blu e Piccolo Giallo" di Leo Lionni. La storia viene letta più volte, sia in italiano che nella lingua dei bambini stranieri presenti in classe.

Attraverso la narrazione in più lingue i bambini hanno interagito tra loro, costruendo assieme una storia e un libro, superando così la iniziale difficoltà di entrare in relazione tra compagni.
 

"Rievocazione storica attraverso la lettura animata"

La condivisione e le letture ad alta voce di documenti d'epoca dell'archivio del paesello hanno permesso, ai ragazzi, di ricostruire pagine della loro storia.
 

Partecipazione attiva dello studente attraverso la lettura.



Liceo Bruno Franchetti di Mestre, l'esperienza di un'insegnante:
Attività proposta: Gruppo di lettura pomeridiano (fuori dall'orario scolastico).


Constatazioni dell'insegnante in base a questa esperienza


"I ragazzi del liceo classico leggono pochissimo"

"Non obbligo ma piacere nel leggere."
Bisogna proporre letture che stimolino poi una discussione libera dal pregiudizio: i ragazzi devono poter parlare liberamente su quel che leggono, senza aver il timore di un giudizio adulto o di una valutazione da parte dell'insegnante.

Sviluppare un senso critico di quel che si legge per una lettura consapevole e auto-educante.



 


WORKSHOP: Il segno, scrivere che passione con Anna Girardi


Scrittura creativa: "Assorbire le regole per poi decidere come usarle, motivandone le scelte."

Durante il laboratorio, gli insegnanti che ne hanno preso parte, si sono confrontati per capire come e se propongano ai loro alunni la scrittura creativa. Da qui alcune riflessioni interessanti sulle loro esperienza con i ragazzi, la lettura e la scrittura:

- Il piacere della lettura dalle elementari in poi scende per cause derivanti dalla crescita e da altri interessi che subentrano.

- Poco interesse p
er la lettura: non solo colpa degli insegnanti ma anche di un contesto politico.

- Determinanti sono le aspettative dei genitori su come si legge a scuola.

- Quando chiedo ai miei studenti quanti libri hanno a casa mi rispondono sempre "pochi".









- I ragazzi hanno molto da dire su se stessi e ciò che li circonda ma vengono poco ascoltati, dunque la scrittura come mezzo potente per parlare di sé.

- Sviluppare un senso critico sulla lettura.
Far leggere e poi far scrivere su quanto letto, ma in maniera libera e priva di giudizio da parte dell'insegnante e dell'adulto.




Il laboratorio continua affrontando il realismo tremendista: stile narrativo nato in Spagna e che predilige una descrizione cruda ed esagerata della realtà e dei personaggi.
 
Un esempio di tremendismo:
 
 
 
Durante il workshop c'è stato un
esperimento di scrittura creativa:

- Descrivere con un approccio tremendista uno dei partecipanti.
- Lettura ad alta voce e compito da parte del gruppo di individuare il protagonista di ogni singola e breve descrizione.

Divertente e non facile. A parte un paio di persone il resto non è riuscito a inserire nel proprio breve componimento quella "crudeltà" necessaria perché potesse rientrare in questo stile narrativo.

Tremendismo a scuola come laboratorio di scrittura creativa:

- Far comprendere ai ragazzi il tremendismo provando a ricrearne lo stile, attraverso le parole scritte, liberamente.
Perché ne apprendano il senso attraverso il fare, la loro parola scritta.

- Protagonista nella scrittura creativa: lo studente!





WORKSHOP: Lettura ad alta voce con Sabina Italiano (A.. BarchettaBlu Venezia)


Lettura ad alta voce: importanti son la gestualità e il tono della voce, coinvolgono chi ascolta

Lettura ad alta voce: coinvolgere chi ascolta, stimolando la curiosità e la fantasia. Uso di oggetti.

 
 



 
 
lettura ad alta voce: una sedia può trasformarsi in...

Chiedere ai bambini di trasformare un oggetto in altro come gioco inerente alla lettura scelta e proposta.
Voce, gestualità e tatto per coinvolgere maggiormente chi ascolta.






WORKSHOP: Le figure dei libri con Silvia Volonnino.



"Riconoscere un segno può anticipare un significato"
 




I partecipanti hanno potuto sperimentare liberamente, durante il laboratorio, creando diverse illustrazioni con tecniche diverse.

Verso la fine, Silvia Volonnino, ha letto ad alta voce il libro "E io so..." una fiaba scritta e illustrata da lei.




Fiaba che attraverso la sua voce e le illustrazioni ha preso forma, dando un senso di circolarità  ai percorsi proposti in questo convegno: lettura, scrittura e immagine svelano tutta la loro potenza educativa nel far conoscere ma anche conoscersi, scoprire ma anche scoprirsi, contemplando in questo modo le diverse sfaccettature dell'esistenza, propria e altrui.


CONCLUSIONI FINALI:


Partecipare al convegno "Quando il sogno incontra le parole. Il potere evocativo del libro" non è stata solo l'opportunità di sperimentare e imparare qualcosa in più, ma anche occasione di dialogo e confronto tra chi ne ha preso parte, arricchendo il proprio bagaglio esperienziale e professionale.

"Quel che abbiamo letto di più bello lo dobbiamo quasi sempre ad una persona cara. Ed è a una persona cara che subito ne parleremo."

Daniel Pennac



Ringrazio per la gentilezza e la disponibilità Francesca Betetto, una dei coordinatori dell'evento.



Sylvia Baldessari



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