Imparare il corsivo è importante?




Dicembre 2017, sede di Ca' Foscari. Mi trovavo lì per una Masterclass sulla glottodidattica individualizzata, percorso di specializzazione che avevo scelto per ampliare le mie conoscenze su metodologie e strategie didattiche.

Da ex studentessa Unipd (università di Padova), mi riaffacciavo con un certo entusiasmo in un'aula universitaria. Questa volta, però, nella mia città natale: Venezia.
Giunta al primo giorno di corso, non scorderò mai il senso di smarrimento e di nostalgica perplessità nel rendermi conto che, quasi tutti i frequentanti (più giovani) prendevano appunti su tablet o portatili, alcuni con raffinati software che creavano all'istante schemi e mappe. 
Osservando i miei quaderni, i fogli, la penna, gli evidenziatori e le matite, mi sentii come Fantozzi quando, benché già in pensione, tentò di prendere parte a un concorso pubblico spacciandosi per neo laureato. 
Per superare la prova doveva usare il computer e consapevole che non ne sarebbe uscito, iniziò per disperazione a trascrivere tutto, ma proprio tutto su carta con la cara vecchia penna. 
Certo, per mia fortuna non ho dovuto barare sull'età e tingermi di nero-pece-catrame i capelli come fece lui per ingannare l'esaminatore. 
Ma la sensazione di grottesco estraniamento rimase. 

Tutto questo per dirvi che il 23 gennaio scorso è stata la giornata mondiale della scrittura a mano, promossa negli Stati Uniti nel 1977 e volta ad arginare il declino della scrittura manuale. 
Sì, la data è già passata, ma mi pareva interessante affrontare l'argomento, magari partendo da delle domande o suggestioni raccolte in rete. 
Detto, fatto: ho postato sul mio profilo Facebook la richiesta di ricevere dubbi o quesiti sulla scrittura a mano. 
Questi quelli che più hanno stuzzicato la mia attenzione... 

"Oh che bello parlare di scrittura a mano. Ma non volevano togliere il corsivo?" 

Vera Q. 

In realtà l'abolizione del corsivo è avvenuto in Finlandia e Stati Uniti anche se il dibattito rimane aperto per ponderare a un eventuale passo indietro. 
Il nostro Paese, seppur veda una diminuzione degli esercizi di calligrafia e una forte riduzione del tempo da dedicare a questa attività, non ha mai pensato di abolirlo poiché considerato parte del nostro patrimonio culturale

Almeno fino a oggi, gennaio 2025. 
Con i tempi che corrono io non garantisco nulla per il futuro... 

Una curiosità: il Consiglio di Stato 877 del 16 febbraio 2010 non prevede obblighi per l'uso del corsivo durante gli esami e i compiti in classe. Quindi, occhio cari professori e coordinatori di classe, non potete costringere i vostri alunni a usarlo!

Qui  troverete un articolo per approfondire l'argomento. 

"Io vorrei reimparare a scrivere in corsivo... 😅" 

Alessandro D. 

"Non vorresti dire il perché?" 

"Semplicemente perché mi sono reso conto di aver perso la capacità di farlo se non con fatica, come per il disegno. Penso che tutte le capacità perse siano un delitto verso noi stessi."

Alessandro D. 

Con questo scambio sul mio profilo condivido con voi il mio parere su perché imparare o reimparare il corsivo è importante. 

Sì dà sempre per scontato che scrivere sia un'attività semplice, dove basta ricopiare o tracciare una o più lettere anche legate tra loro. 
Invece, il gesto in sé è la somma di più complesse operazioni che richiedono la messa in atto di più abilità usate in concomitanza. 
Abbiamo il movimento della mano che deve coordinarsi con quello dell'occhio, seguendo le regole per tracciare le lettere nel giusto modo (ripescandole dalla memoria procedurale) per formare una parola che il nostro cervello deve saper visualizzare globalmente. 
Per far sì, la mente prima decodifica in segni ogni singolo fonema, poi il suono di ogni sillaba e infine la parola nella sua interezza. 
Una volta terminata la prima fase fonologica abbiamo un'analisi del suo significato, per infine planare sulla parte strutturale della parola (come viene scritta) per discriminare su quale tipologia (maiuscolo, minuscolo o corsivo) focalizzarsi. 
Tutto in rapida sequenza. 
Un'esperienza ricca che va a stimolare e intrecciare più competenze cognitive. 
Per questo motivo non consiglio mai di dispensare dal corsivo. Anche nei casi dove emergono fragilità, farne prova (evitando l'obbligatorietà di un suo sterile  e forzato utilizzo) resta comunque un'opportunità importante, in particolar modo durante l'infanzia, ma anche da più grandi. 


"Come rieducatrice del gesto grafico e insegnante della scuola primaria credo sempre nella preparazione grafica al corsivo fino dall' infanzia e il corsivo il prima possibile alla primaria. Molte disgrafie non verrebbero diagnosticate. .. capacità perse per il completo sviluppo motorio di ogni essere."

Danza delle lettere (rieducatrice del gesto grafico) 

Su questa riflessione sono d'accordo in parte. 
Penso che fare pratica sin da piccoli è fondamentale per i motivi appena elencati e che prepari i bambini a sviluppare una buona competenza inerente al gesto grafico. 
D'altra parte senza una buona preparazione a livello fonologico che ci permetta:

il riconoscimento, l'elaborazione, la manipolazione e la riproduzione dei suoni con la conseguente visualizzazione della parola nella sua globalità, 

può comportare a un approccio al corsivo lento e difficile da interiorizzare
Per esperienza, un potenziamento sulla lettura aiuta, di riflesso, un percorso di recupero del gesto grafico. 
Quindi, senza un buon "allenamento" alla scuola dell'infanzia sulla manualità e sui suoni (competenza fonologica), ritengo opportuno inserire il corsivo alla fine della seconda classe primaria, dopo essermi ben soffermata sull'abilità della lettura. 

"scrivo ciò che riesco a vedere
E non solo con gli occhi. 

Qui  ti lascio una mia attività inerente all'apprendimento del corsivo. 


"Beh, intanto sapere che il 23 gennaio è la giornata mondiale della scrittura mi sembra interessante...
Il quesito è: come integrare gesto grafico con tecnologia? Perché entrambi i piani sono importanti." 

Alessandro C. 

"Integrandoli? Ieri una ragazza mi ha fatto riflettere dicendo che riascoltando registrazioni fatte da A.I. era tornata a prendere appunti a mano…" 

Fatima 


"Non parlo di IA ma di digitare sul pc. Molti studenti DSA usufruiscono positivamente di questo strumento compensativo anche se personalmente ritengo che la scrittura a mano sia comunque molto utile anche per loro." 

Alessandro C. 

Sono due spunti veramente interessanti che, a mio parere, aprono ampi scenari. Troppi per questo orizzonte. 
Per questo ho deciso di dedicarci un articolo: scrittura digitale e DSA. 

Sull'argomento corsivo, per ora, appoggio il pennino. 
Possiamo riassumere dicendo che impararlo richiede la capacità di mettere in atto, coordinando, più competenze tra loro, che non è una questione solo di "mano" e che rimane una grande opportunità esperienziale per il nostro cervello dalla quale non sottrarsi. 

Aspetto le tue riflessioni a riguardo, contattandomi qui sul blog o lasciando un commento sui miei profili social. 

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